Sono state pubblicate le linee guida per l’utilizzo della Diffusion Whole Body, un’innovativa tecnica di risonanza magnetica in grado di creare in pochi minuti un’unica immagine tridimensionale dell’intero corpo umano senza l’impiego di radiazioni ionizzanti e di mezzi di contrasto
Nella lotta contro il cancro, è sempre bene ribadire – per la salute di ogni persona – che la diagnosi tempestiva rappresenta un assoluto caposaldo: quanto prima si prende atto della malattia, maggiori sono le possibilità di sconfiggerla.
Nel campo della diagnosi precoce dei tumori, un innovativo esame strumentale si sta progressivamente affermando: trattasi della Diffusion Whole Body, una risonanza magnetica super evoluta in grado di scansionare l’intero corpo umano e di individuare ad uno stadio primordiale la maggior parte delle neoplasie (comprese quelle per le quali non esistono possibilità di screening), attraverso la completa esplorazione – in pochi minuti – dell’organismo di una persona, senza la somministrazione di radiazioni ionizzanti o l’iniezione nelle vene di mezzi di contrasto.
Questa metodica trae uno dei propri fondamenti dalla circostanza che nei tumori la diffusione delle molecole di acqua risulta inferiore, essendo invece maggiore la densità delle cellule tumorali. La Diffusion Whole Body consente di ottenere immagini sensibili alla diffusione microscopica delle molecole di acqua, nelle quali i tessuti ipercellulari – come, ad esempio, i tumori maligni – risultano molto più brillanti rispetto ai tessuti circostanti; questo permette di identificarne la natura con maggiore facilità.
Totalmente indolore per il paziente, la relativa procedura dura circa 30-40 minuti e risulta simile a quella di una tradizionale risonanza magnetica. Il paziente si sdraia su un lettino e – restando in costante contatto audio-visivo con l’operatore – viene fatto passare all’interno della macchina, che produce migliaia di immagini dell’intero corpo, creando poi un’unica ricostruzione corporea tridimensionale e panoramica.
In una sola seduta, la Diffusion Whole Body consente la lettura dell’intero corpo umano, l’acquisizione in breve tempo di migliaia di immagini dettagliate degli organi e dei tessuti e l’individuazione anche di minime lesioni tumorali (3-4 millimetri).
La Diffusion Whole Body fornisce informazioni morfologiche (vale a dire, sull’aspetto dei tessuti o degli organi) e permette di studiare i processi fisiologici e funzionali degli organi e delle cellule.
Rispetto alla risonanza magnetica tradizionale, l’interpretazione della Diffusion Whole Body è fondata su differenti princìpi e concetti: in particolare, con questa tecnica si procede alla ricerca delle lesioni su ricostruzioni tridimensionali e panoramiche dell’intero corpo umano; indi, si procede alla caratterizzazione della singola lesione su immagini assiali dettagliate.
Agli inizi, questa nuova metodica diagnostica è stata impiegata per pazienti con tumori ad alto rischio di sviluppare metastasi nascoste e asintomatiche, al fine di un miglior indirizzo delle terapie. In tempi più recenti, vista la sua straordinaria capacità di visualizzare lesioni di pochissimi millimetri (spesso non individuabili con altre tecniche di immagini), si è ritenuto di applicarla anche allo screening per le persone sane.
La Diffusion Whole Body rappresenta una metodica utile per approfondire lesioni, linfomi, mielomi e tumori più estesi con metastasi ossee in alternativa alla PET/TC (tradizionale standard diagnostico, che – tuttavia – sottopone il paziente a una dose, seppur minima, di radiazioni). La Diffusion Whole Body è indicata principalmente per i pazienti oncologici, ma – come già accennato – può risultare importante anche per i soggetti sani e asintomatici.
Nei pazienti oncologici è raccomandata per alcuni tumori (mieloma multiplo, tumore prostatico e melanomi metastatici) ed è molto utilizzata per altre neoplasie (colon, seno e linfomi). Nei pazienti asintomatici viene eseguita in caso di documentata predisposizione genetica allo sviluppo di tumori oppure in aggiunta agli screening standard (ricerca del sangue occulto nelle feci, PSA per gli uomini, mammografia e Pap-test per le donne).
Inoltre, si può ricorrere alla Diffusion Whole Body per le pazienti in stato di gravidanza, che non possono essere studiate con altra tecnologia.
Recentemente, le linee guida per il suo corretto impiego, denominate “ONCO-RADS” (Oncologically Relevant Findings Reporting and Data System), sono state pubblicate sulla rivista internazionale Radiology, la più importante del settore. Questo documento è stato redatto dai massimi esperti di diagnostica per immagini, che hanno operato sotto il coordinamento dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.
Il primo autore di questo lavoro, il Prof. Giuseppe Petralia, Direttore dell’Unità di Imaging di Precisione e di Ricerca presso l’IEO (nonché uno dei maggiori esperti al mondo di questa rivoluzionaria tecnica), ha dichiarato: “I risultati clinici ottenuti con i pazienti, l’assenza assoluta di radiazioni e di mezzi di contrasto, e l’assoluta sicurezza dell’esame ci hanno spinto a proporre la Risonanza Magnetica Diffusion Whole Body ai soggetti sani per ottenere uno screening dell’intero corpo, con l’obiettivo di individuare per tempo anche tumori come quelli del pancreas, del rene, dell’apparato osseo o linfomi che oggi sfuggono alla prevenzione. Mammografia, Pap-test e ricerca del sangue occulto nelle feci sono gli accertamenti che consentono di diagnosticare precocemente tre tumori diffusi: alla mammella, all’utero e al colon. Ma non esisteva un’indagine che sondasse in una sola seduta tutti gli altri organi. La Diffusion Whole Body ci riesce, senza tuttavia sostituirsi agli esami di screening classici offerti dal Servizio Sanitario. ONCO-RADS è una pietra miliare per la diffusione della Risonanza Magnetica Diffusion Whole Body, perché le raccomandazioni per l’utilizzo e i criteri comuni di interpretazione delle immagini sono garanzia di qualità e di affidabilità per i pazienti”.
La prospettiva auspicata è quella di ampliare il numero dei potenziali fruitori della Diffusion Whole Body e – dunque – di estendere alle persone sane e non sintomatiche la possibilità di sottoporsi a questa tecnica innovativa che consente di individuare tempestivamente un eventuale tumore allo stadio iniziale e, dunque, di procedere immediatamente ai più opportuni trattamenti terapeutici.
Oggi, con la Diffusion Whole Body e le linee guida per il suo utilizzo, gli oncologi dispongono di una nuova chiave di accesso alla diagnosi precoce e – nel contempo – di un ulteriore strumento di medicina di precisione nella lotta contro il cancro: una diagnosi sempre più tempestiva ed accurata può costituire ideale presupposto per cure più efficaci e meno invasive.
Avv. Michele Ametrano
FontE:
- Giuseppe Petralia, Dow-Mu Koh, Raj Attariwala, Joseph J. Busch, Ros Eeles, David Karow, Gladys G. Lo, Christina Messiou, Evis Sala – “Oncologically Relevant Findings Reporting and Data System (ONCO-RADS): Guidelines for the Acquisition, Interpretation, and Reporting of Whole-Body MRI for Cancer Screening” in Radiology (2021).
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