Il Certificato Oncologico Telematico Introduttivo: percorso semplificato per il diritto all’invalidità civile

certificato oncologico telematico introduttivo

Un recente protocollo operativo di INPS e AGENAS si propone di rendere strutturale in tutta Italia l’emissione del certificato oncologico telematico introduttivo, direttamente da parte del medico specialista che compie la diagnosi, al fine di consentire al malato un più rapido accesso alle prestazioni per l’invalidità civile

Segnaliamo una confortante novità per i malati oncologici, destinata alla semplificazione del percorso da affrontare per il riconoscimento del diritto all’invalidità civile e dei benefici previsti dalla Legge 104/1992. Trattasi di un cambiamento che renderà più agevole per queste persone (nonché per i loro familiari e caregivers) le incombenze burocratiche fino ad oggi incontrate per il conseguimento di tutto quanto è loro dovuto.

In particolare, l’INPS e l’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Nazionali) hanno predisposto un nuovo protocollo operativo per il certificato oncologico telematico introduttivo – illustrato nel convegno “Buone pratiche per i diritti dei pazienti oncologici. Il certificato introduttivo” svoltosi il 13 Gennaio scorso – finalizzato ad agevolare e velocizzare le modalità di richiesta e di accertamento del diritto alla invalidità civile, mediante l’uniforme attuazione di un iter semplificato presso tutte le Regioni e Province autonome italiane, elevando a modello strutturale una buona pratica sperimentata per un paio d’anni in alcune Regioni e rivelatasi alquanto efficace e vantaggiosa.

Dichiarato obiettivo del citato protocollo è quello di rendere immediata nell’intero territorio nazionale l’emissione del certificato oncologico telematico introduttivo, direttamente da parte del medico specialista che compie la diagnosi, di modo che il malato oncologico possa al più presto accedere alle prestazioni previste per l’invalidità civile, senza la necessità di ulteriori visite o documentazioni.

Il Certificato Oncologico Telematico Introduttivo per le persone affette dal cancro è destinato a sostituire l’attuale Certificato Medico Telematico, redatto dal Medico di Medicina Generale (dietro pagamento a carico del paziente, in quanto rientrante nell’àmbito dell’attività libero professionale dei medici di famiglia; tutto questo, nonostante il certificato introduttivo costituisca un pre-requisito per l’accesso ad una prestazione di natura assistenziale).

Attualmente, ai fini della domanda di accertamento dell’invalidità civile e dei benefici previsti dalla Legge 5 Febbraio 1992 n. 104 (Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), il paziente oncologico deve prima rivolgersi al proprio medico di famiglia affinché questi provveda alla stesura (a pagamento) del certificato medico telematico, e successivamente presentarlo (insieme alla relativa domanda) all’Inps, restando in attesa della convocazione per la visita.

Invece, in virtù del nuovo progetto operativo del certificato oncologico telematico introduttivo, questo momento verrebbe anticipato già al momento della diagnosi oncologica da parte del medico specialista, con risparmio di tempo e di energie per il paziente. Inoltre, in base a tale procedura semplificata ogni dato ed elemento relativo a ciascun paziente oncologico raccolto già in sede di ricovero o di cura presso strutture specialistiche verrebbe immediatamente trasmesso all’INPS che – in tal modo – disporrebbe di tutti gli elementi necessari alla valutazione medico-legale, così evitando la necessità di ulteriori accertamenti o richieste di documentazione integrativa (cartelle cliniche, esami istologici o strumentali). Nei casi di documentata gravità della patologia tumorale, il giudizio medico per il riconoscimento delle prestazioni di invalidità sarebbe formulato tempestivamente agli atti con la sola certificazione specialistica oncologica della struttura abilitata, così rendendo non più necessario che l’INPS proceda ad alcuna visita di accertamento in presenza (ed evitando al paziente spostamenti dolorosi).

Dunque, il nuovo protocollo si propone di stabilire modalità uniformi nell’intero territorio nazionale per il rilascio del Certificato Oncologico Telematico Introduttivo, emesso direttamente e immediatamente dallo specialista che compie la diagnosi.

Questa procedura consentirebbe il raggiungimento di alcuni importanti vantaggi (indicati nella relazione AGENAS):

  1. Riduzione dei tempi di latenza tra la diagnosi e l’accertamento in pazienti con gravi patologie e talvolta con aspettativa di vita breve.
  2. Esaustività e appropriatezza delle informazioni cliniche per l’accertamento delle commissioni da remoto (ex articolo 29, comma 3 Legge 120/2020) e nessun onere per il paziente.
  3. Pronta fruibilità organizzativa e gestionale: le esperienze dimostrano che si riducono revisioni e contenziosi, senza aggravio di risorse umane o economiche.

Come accennato, la sperimentazione di tale protocollo – già compiuta in alcune Regioni (Lazio, Piemonte, Puglia e Veneto) grazie al sostegno di Direzioni aziendali innovative e con la partecipazione di servizi e di personale formato e abilitato – ha consentito la riduzione dei tempi per la diagnosi medico-legale, rendendo più tempestiva l’erogazione dei benefici in favore dei pazienti (nonché dei loro familiari e caregivers). L’esperienza delle Aziende Ospedaliere impegnate nell’attuazione, seppure in forme diverse, di tale buona pratica procedura, ha prodotto i seguenti importanti esiti: l’aumento del 10% delle domande di disabilità/nuove diagnosi di cancro per anno, la riduzione del tempo intercorso tra diagnosi e presentazione della domanda da una media di 121 giorni a una media di 67 giorni, il 100% dei pazienti valutati entro 15 giorni dalla presentazione della domanda, la netta riduzione del numero di riesami.

Come è noto, dal 2010 la procedura finalizzata al riconoscimento dell’invalidità civile da parte dell’INPS è stata telematizzata. Per altro, negli anni recenti le limitazioni dovute alla pandemia di Covid-19 non hanno consentito alla Commissioni preposte all’accertamento dell’invalidità le normali visite in presenza dei pazienti, pertanto le relative valutazioni sono state fondate prevalentemente su elementi documentali (dunque, sul Certificato Introduttivo e su altre eventuali documentazioni mediche successivamente trasmesse in allegato).

Una accurata compilazione del Certificato Oncologico Telematico Introduttivo risulta determinante ai fini di una corretta valutazione della condizione di invalidità del paziente. Diversamente, eventuali errori od omissioni comporterebbero un prolungamento dei tempi della procedura (dovuto alle necessarie correzioni o integrazioni documentali) oppure, nella peggiore delle ipotesi, provocare valutazioni errate delle Commissioni dalle quali scaturirebbero inevitabili contenziosi e ricorsi, con prolungamento dei tempi ancor più gravoso in termini di ulteriori costi per il paziente e per l’amministrazione.

In particolare, è necessario che il certificato contenga il riferimento alla Legge 9 Marzo 2006 n. 80 (conversione del decreto legge 10 Gennaio 2006 n. 4, recante Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione) che per le patologie oncologiche prevede una corsia preferenziale accelerata per l’accertamento dell’invalidità, entro 15 giorni dalla presentazione in via telematica della domanda. Nel caso in cui il medico incaricato alla redazione del certificato oncologico telematico introduttivo dovesse omettere l’indicazione che trattasi di patologia oncologica, il paziente verrebbe chiamato per la visita con ben altra tempistica, sicuramente inadeguata alle sue urgenti esigenze.

Dal corretto riconoscimento della disabilità oncologica deriva il diritto in favore del paziente alla fruizione di importanti benefici in termini economici (assegni o pensioni, riduzioni di imposte); inoltre, se trattasi di lavoratore, possono spettargli congedi retribuiti (finalizzati a consentirgli di sottoporsi alle cure necessarie, senza perdita della retribuzione e del posto di lavoro) che vanno ad aggiungersi alle normali assenze per malattia. Ricordiamo che anche il caregiver lavoratore può ottenere il diritto ad usufruire dei permessi previsti dalla legge 104, con rilevante sollievo per la serenità dell’intero nucleo familiare.

Questo il commento di Pasquale Tridico, Presidente dell’INPS, in occasione dell’evento in cui è stato illustrato il progetto: “Una buona pratica che diventa strutturale è ancora più importante se, come nel caso del Certificato oncologico introduttivo, permette una valida semplificazione nella vita delle persone più fragili. Grazie alla collaborazione tra Agenas e INPS è oggi possibile allargare e implementare a livello nazionale una sperimentazione realizzata in alcune regioni dall’Istituto, portando indubbi vantaggi nei servizi ai cittadini. È un passo avanti e fondamentale nel perimetro della nostra missione sociale come Istituto al servizio dei cittadini e del Paese, oltre a rappresentare un ulteriore tassello nell’ambito delle strategie di innovazione di Inps, sempre più mirate a migliorare l’accessibilità delle prestazione e che, nell’ambito sanitario, potrebbe avere una straordinaria evoluzione con l’accesso ai dati del fascicolo elettronico sanitario”.

L’auspicio è che questa procedura semplificata – capace di offrire rapidità e gratuità al paziente oncologico – possa al più presto pervenire ad una definitiva ed uniforme operatività sull’intero territorio nazionale. A tal fine, dovrà essere definito un protocollo nazionale che individui i criteri generali per l’attuazione uniforme; quindi spetterà alle Regioni e alle Province autonome procedere all’attuazione nei propri àmbiti e al superamento delle difficoltà applicative. Sarà importante il ruolo di una sanità digitale sempre più evoluta e implementata, in grado di favorire la necessaria interoperatività tra diverse piattaforme informatiche e di fornire indispensabile supporto ai medici specialisti adeguatamente formati all’utilizzo di tali sistemi.

Questo percorso virtuoso varrà a garantire – in modo uniforme – l’appropriatezza scientifica di quanto diagnosticato clinicamente (appropriatezza che rappresenta il presupposto fondamentale per il corretto accesso ai benefici assistenziali previsti dalla vigente normativa), unitamente alla umanizzazione e alla personalizzazione del giudizio medico-legale al fine del pieno e tempestivo riconoscimento dei diritti spettanti a ciascun malato oncologico.

Avv. Michele Ametrano


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