Recentemente approvato, il Piano europeo – con una dotazione pari a 4 miliardi di euro – delinea il nuovo approccio dell’UE sul cancro, affrontando la malattia in ogni sua fase e concentrandosi su azioni specifiche cui l’UnionE medesima può apportare il massimo valore aggiunto
In Europa, i tumori rappresentano la seconda causa di morte (dopo le patologie cardiovascolari), e in diverse nazioni stanno diventando la prima causa di decessi per le persone di età compresa tra i 45 e i 64 anni.
Nel corso del 2020 i cittadini europei cui è stato diagnosticato un tumore sono stati 2,7 milioni, mentre i decessi per cancro sono stati 1,3 milioni.
Oltre a condizionare la vita dei malati oncologici e di quanti gli stanno accanto, il cancro grava pesantemente su sistemi sanitari, sistemi di protezione sociale e bilanci governativi di ogni nazione; ciò comporta evidenti riflessi sulla produttività, sull’economia e – in generale – sull’intera società.
Nel nostro continente, l’impatto economico complessivo del cancro è stimato in circa 100 miliardi di euro l’anno.
In base ai dati disponibili, il 40% dei tumori può essere prevenuto mettendo in pratica le attuali conoscenze e competenze. Tuttavia, oggi soltanto il 3% dei bilanci sanitari viene impegnato per la promozione della salute e per la prevenzione delle malattie.
In mancanza di un incisivo e radicale intervento, il numero dei casi di tumore è destinato a crescere quasi del 25% entro il 2035; a quel punto, il cancro diventerebbe la prima causa di morte tra i cittadini dell’Unione Europea.
In virtù dell’articolo 168 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, la sanità pubblica costituisce una competenza condivisa fra l’Unione Europea e gli Stati membri. Pertanto, mentre ciascun Stato definisce e fornisce i propri servizi sanitari nazionali e l’assistenza medica, l’Unione Europea cerca di integrare le politiche nazionali attraverso la propria strategia sanitaria per: prevenire le malattie, promuovendo stili di vita sani; facilitare l’accesso a un’assistenza sanitaria migliore e più sicura; contribuire a sistemi sanitari innovativi, efficienti e sostenibili; affrontare le minacce transfrontaliere; mantenere le persone sane per l’intera loro vita; sfruttare nuove tecnologie e pratiche.
Oggi, la Commissione Europea – da decenni impegnata nella lotta contro il cancro insieme agli Stati membri e alla società civile, nonché in stretta collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Centro comune di ricerca e l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro – è interprete autorevole di una nuova visione della salute e delle politiche in sua tutela, secondo cui sono necessarie strategie efficaci e diffuse in termini di prevenzione, unitamente all’adozione di un sistema sanitario avente i medesimi livelli di eccellenza nell’intero continente.
Intervenire efficacemente sulla prevenzione del cancro e sulla promozione di sani stili di vita può costituire un valido aiuto anche nella lotta contro l’obesità ed altre patologie, come quelle cardiovascolari e il diabete, che presentano alcuni fattori di rischio comuni.
In tale auspicata e virtuosa prospettiva, si colloca il Piano Europeo di lotta contro il cancro, presentato lo scorso 3 Febbraio dalla Commissione Europea.
Alla luce delle nuove tecnologie, della ricerca e dell’innovazione, il Piano delinea il nuovo approccio dell’Unione Europea in materia di prevenzione, trattamento e assistenza, affrontando la malattia in ogni sua fase – dalla prevenzione alla qualità della vita di quanti ne sono affetti e di quanti sono riusciti a guarire – e concentrandosi sulle azioni specifiche cui l’Unione Europea medesima può apportare il massimo valore aggiunto.
Secondo una visione del tutto nuova ed onnicomprensiva, il Piano sarà sostenuto da azioni mirate e congiunte in vari settori strategici, quali occupazione, istruzione, politica sociale, uguaglianza, commercio, agricoltura, energia, ambiente, clima, trasporti, politica di coesione e fiscalità.
Il Piano si articola nelle seguenti quattro aree di intervento.
- Salvare vite umane attraverso la prevenzione sostenibile del cancro: mediante la promozione di azioni volte al contenimento dei principali fattori di rischio oncologico, quali il tabagismo (con l’obiettivo di ridurre entro il 2040 al di sotto del 5% la percentuale dei fumatori in Europa), il consumo nocivo di alcol (con l’obiettivo della sua riduzione relativa di almeno il 10% entro il 2025 unitamente alla riduzione dell’esposizione dei giovani alla promozione commerciale dell’alcol), l’inquinamento ambientale (con l’obiettivo di allineare le norme dell’Unione Europea in materia di qualità dell’aria agli orientamenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’esposizione alle sostanze cancerogene e alle radiazioni. Inoltre, nell’ambito di questa area di intervento, la campagna “HealthyLifestyle4All” si propone di migliorare le conoscenze e l’alfabetizzazione sanitaria al fine di promuovere stili di vita più sani, con particolare attenzione all’alimentazione e all’attività fisica. Ulteriore obiettivo, con riferimento alla prevenzione dei tumori causati da infezioni, è quello di sottoporre a vaccino – entro il 2030 – almeno il 90% della popolazione bersaglio di ragazze ed incrementare notevolmente la copertura vaccinale dei ragazzi.
- Rendere più efficace la diagnosi precoce del cancro: mediante il miglioramento dell’accesso alla diagnostica (e della qualità di essa) ed il sostegno agli Stati membri, con l’obiettivo – entro il 2025 – di assicurare al 90% della popolazione europea che soddisfa i requisiti per accedere allo screening di alcuni tumori (al seno, al collo dell’utero e al colon-retto) la concreta possibilità di sottoporvisi. A tal fine, sarà proposto un nuovo programma di screening sostenuto dall’Unione Europea.
- Parità di accesso alla diagnosi e alla cura del cancro mediante azioni finalizzate all’offerta di una migliore assistenza (integrata e completa) ed alla correzione delle disparità di accesso alle cure ed ai medicinali di elevata qualità. In tal caso, l’obiettivo è quello di garantire – entro il 2030 – l’accesso al 90% degli aventi diritto ai centri nazionali oncologici integrati (facenti parte di una rete dell’Unione Europea). In particolare, il Piano prevede l’attivazione di una piattaforma dell’UE per migliorare l’accesso ai farmaci antitumorali e un sostegno al personale sanitario addetto alle cure oncologiche attraverso un programma di formazione interdisciplinare. Inoltre, entro la fine del 2021, sarà varata l’iniziativa “Cancer Diagnostic and Treatment for All” avente lo scopo di migliorare l’accesso diffuso alle diagnosi tempestive ed ai trattamenti innovativi, mentre l’iniziativa “Understand Cancer” (UNCAN.eu) fornirà supporto nella individuazione delle persone ad alto rischio di sviluppare tumori comuni. Dunque, ogni cittadino europeo dovrebbe godere del medesimo diritto a diagnosi e cure di alta qualità, del medesimo accesso ai farmaci e della identica speranza di sopravvivenza, indipendentemente dal luogo di residenza.
- Miglioramento della qualità della vita dei malati oncologici e dei sopravvissuti: mediante azioni in grado di incidere sugli aspetti legati alla riabilitazione ed alle eventuali recidive o metastasi, nonché interventi finalizzati all’integrazione e protezione sociale, all’equo accesso ai servizi finanziari (assicurazioni comprese) e al reinserimento lavorativo. Inoltre, sarà attivata un’iniziativa incentrata sull’assistenza durante il follow-up volta a promuovere una vita migliore per i malati oncologici.
Tra le suddette quattro aree di intervento, sono previste le seguenti 10 iniziative faro.
Oltre alle iniziative Diagnosi e cura dei tumori per tutti (Cancer Diagnostic and Treatment for All), Iniziativa europea per la comprensione del cancro (UNCAN.eu), Sistema europeo di screening dei tumori, Rete UE dei centri oncologici onnicomprensivi nazionali, Iniziativa per una vita migliore per i pazienti oncologici ed Eliminazione dei tumori causati dal papillomavirus umano di cui si è già fatta menzione, ecco le altre iniziative: Centro di conoscenze sul cancro (che – attraverso la promozione di nuove tecnologie, ricerca e innovazione – aiuterà a coordinare le iniziative scientifiche e tecniche a livello dell’Unione Europea), Iniziativa Europea sulla diagnostica per immagini dei tumori (finalizzata a sostenere lo sviluppo di strumenti computerizzati in grado di far progredire la medicina personalizzata e le soluzioni innovative), Registro delle disuguaglianze oncologiche (per individuare e ridurre tendenze, disparità e disuguaglianze tra gli Stati membri e le regioni europee), Iniziativa per aiutare i bambini malati di cancro (affinché sia loro garantito un rapido e ottimale accesso a individuazione, diagnosi, trattamento ed assistenza).
Con le seguenti parole, Margaritis Schinas (Vicepresidente della Commissione Europea) ha commentato la presentazione del Piano: “Quest’oggi manteniamo una delle grandi promesse della Commissione presentando un piano antropocentrico e a tutto tondo di lotta contro il cancro, del quale affrontiamo tutte le fasi: prevenzione, diagnosi, trattamento e post-guarigione. Si tratta di un piano unico nel suo genere, perché improntato al principio della salute in tutte le politiche, che riunisce tutti i filoni di lavoro per perseguire un obiettivo comune: sconfiggere il cancro. Riguarda la salute, ma non si esaurisce nella politica sanitaria. E’ uno sforzo che coinvolge l’intera società. In un’Unione europea della salute forte, il cancro diventa una priorità politica, operativa e scientifica condivisa”.
Avv. Michele Ametrano
Fonti:
- Commissione Europea – “Un piano di lotta contro il cancro per l’Europa” (2021). Link: https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/promoting-our-european-way-life/european-health-union/cancer-plan-europe_it
- European Commission – “Europe’s Beating Cancer Plan: A new EU approach to prevention, treatment and care” (Press release 3 February 2021 – Brussels). Link: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_21_342
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