Terra dei fuochi: continua la diffusione dei veleni

Terra dei fuochi

Ancora sequestri di attività commerciali e discariche abusive in terra dei fuochi: sigilli ad un impianto di autodemolizione con annessa discarica non autorizzata

Un’impresa di autodemolizioni abusiva che operava in assenza delle autorizzazioni ambientali e senza alcuna tracciabilità dei rifiuti speciali prodotti è stata posta sotto sequestro dai militari della Guardia di Finanza di Marcianise, in provincia di Caserta. Come si legge sull’edizione odierna di Ottopagine.it, i titolari sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per violazioni ambientali e mancata attuazione delle misure obbligatorie per la sicurezza dei luoghi di lavoro. L’emblema di una Terra dei fuochi che non smette di bruciare e avvelenare.

Il capannone risultava inattivo da 4 anni. Al suo esterno è stata rinvenuta una vera e propria discarica a cielo aperto in cui erano state accantonate circa 600 tonnellate di rifiuti speciali di vario genere. Tra questi, carcasse di auto e moto (sono stati contati circa 50 motoveicoli dismessi e 7 autoveicoli), rottami di elettrodomestici, pneumatici, vecchie macchine industriali (vari escavatori deteriorati), bidoni di olio lubrificante e bombole. L’esposizione prolungata alle intemperie di questi rifiuti ha provocato evidenti percolazioni nel sottosuolo e la conseguente compromissione delle falde acquifere, il cui inquinamento risulta essere tra le principali cause dell’elevata incidenza di tumori in Campania.

Notizie del genere ci ricordano giorno dopo giorno che non si può abbassare la guardia. Terra dei fuochi non smette di bruciare e di avvelenare, dunque va rifiutato il silenzio su quella che continua ad essere un’emergenza di interesse nazionale.

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